Qualche sassolino dalla scarpa

Il Sindaco Piero Lunardi replica a tutto tondo alle polemiche sugli ultimi mesi del suo operato.

 

“Giunta Lunardi tra arroganza e maleducazione”, sono queste le parole con cui inizia un comunicato del Partito Democratico. Cosa ne pensa?

Mi fa sorridere leggere che veniamo accusati di voler togliere importanza a Serravalle capoluogo, se penso che mio figlio ha frequentato la scuola elementare proprio a Serravalle, e non sono stato certamente io a spostare le elementari a Masotti, in una pessima collocazione, in quanto con un terreno in pari a disposizione, dove però veniva fatta la Festa de l’Unità (ride, nda) sono  andati a costruire una scuola in collina, senza parcheggi e con rilevanti sbancamenti di terreno, che hanno certamente lievitato i costi dell’operazione. Cosa simile è avvenuta per l’ampliamento della scuola media, anche questa progettata in collina sbancando un’innumerevole quantità di metri cubi di terreno – anche boscato – e ovviamente anche qui senza previsione di parcheggi, anzi progettando e sbancando anche su terreni di privati senza averli nemmeno sentiti o espropriati. Per questi motivi la fine dei lavori ha subito un ritardo di tre anni, e ovviamente anche qui con abbondante sovraccarico di costi per lo sbancamento e smaltimento del terreno.

Si è molto polemizzato sul suo atteggiamento durante il consiglio comunale nella vecchia scuola di Serravalle. Cos’è successo?

È successo che mi sono sentito preso in giro: ho visto un consigliere presentarsi con un casco da cantiere e dichiararsi impaurito di un imminente crollo, e tutta l’opposizione lasciare l’aula senza motivo alcuno.

Cerchi di fare del bene per il tuo paese, cercando di fare scelte giuste a favore dei cittadini e ricevi soltanto calci in bocca. Sono umano anch’io, e anche se eravamo in un consiglio comunale quest’ennesima provocazione mi ha letteralmente mandato in bestia: avevo appena letto la delibera in cui si dice che l’edificio non può ospitare una scuola ma è idoneo per altre attività, e proprio i consiglieri serravallini abbandonano l’aula? Cosa vogliono, che l’edificio sia venduto? Potrei continuare dicendo che se siamo in questa situazione è colpa di chi, nei decenni scorsi, non si è preoccupato di adeguare la scuola…

Invece, a detta di alcuni, lei si è preoccupato di spostare la Sala Consiliare a Casalguidi…

Abbia pazienza: ho letto che avrei spostato “altrove” la sala del Consiglio Comunale. Altrove significa nel palazzo comunale di Casalguidi, forse chiamato “altrove” perché Palazzo Comunale non gradito al Pd. Anche in questo caso c’è poco da dire: nel Palazzo Comunale di Serravalle veniva lasciata una sala vuota da usare solo una volta ogni due mesi per svolgere un Consiglio Comunale della durata in media di tre ore, e nel frattempo venivano stivate come bestie quattro dipendenti comunali e assistenti sociali in una stanza di 30 metri quadri, con scrivanie, faldoni e senza un minimo di  privacy durante gli incontri con utenti dei Servizi Sociali o comunque a contatto con dati sensibili anagrafici. Oggi, grazie alla ristrutturazione che abbiamo fortemente voluto, ognuno ha il suo ufficio, con spazi adeguati dove lavorare e ovviamente con il massimo decoro e riservatezza anche per un ufficio importante come l’Anagrafe e Sociale e tutti gli altri servizi al cittadino che sono moltissimi.

Tornando al Consiglio Comunale, è vero che si continua a parlare di Mussolini?

Questa poi non so se fa più ridere o piangere: per una battuta che ho fatto fuori microfono, indirizzata all’Assessore Ilaria Gargini, ammiccandola anche con l’occhio, e seguita da una risata, hanno montato una faccenda assurda. L’Assessore Gargini ha votato a favore della mozione in cui si chiedeva di togliere la cittadinanza a Mussolini, in quanto anche da lei ritenuto uomo violento e malvagio, e il fatto che la mozione non è passata le dà fastidio. Spesso scherziamo insieme su questo argomento, poiché ho sempre considerato inutile quella mozione, fatta solo per distogliere l’attenzione dei cittadini da tutto quello che quotidianamente facciamo. Forse qualcuno non l’ha capito, ma alle chiacchiere della politica preferisco fare le cose che servono ai miei cittadini. Su questa faccenda, si dice che io avrei rivolto quella battuta all’indirizzo del Consigliere Simona Querci. A parte che non mi sognerei mai di parlare dietro alle persone che non sono presenti, quale motivo avrei avuto dato che quell’inutile mozione su Mussolini è – per fortuna – stata discussa diversi mesi fa?

Oltre alla Sala Comunale, venite accusati di aver spostato anche l’Ufficio Edilizia e i Lavori Pubblici.

Intanto l’Ufficio Edilizia ora si chiama Sue, forse il Pd non è aggiornato. Comunque non lo abbiamo affatto spostato da Serravalle, in quanto la sua sede è stata spostata vicino alla Rocca: gli abbiamo così dato prestigio, in altro ambiente per i dipendenti con possibilità di fruire di ampi spazi di lavoro e spazi adeguati per ricevere il pubblico, cosa anche questa che prima era impossibile fare in quanto i fruitori di detto servizio (geometri, architetti, ingegneri) dovevano aspettare il loro turno aspettando su di un pianerottolo di un metro per tre oppure sul vano scale, cosa indecorosa per un palazzo comunale che si rispetti. Abbiamo spostato anche l’Ufficio Lavori Pubblici nel palazzo della vecchia stazione ferroviaria di Serravalle, sita in località Masotti. Anche qui uffici luminosissimi e uno per ogni dipendente, dove all’ingresso vi è una grande stanza per riunioni e ricevimento al pubblico. Lo spostamento di questo ufficio non ha comportato grossi cambiamenti per il capoluogo, in quanto i cittadini fruitori di detto ufficio potranno essere uno o due alla settimana ed abbiamo avuto una concessione per i locali da parte di ferrovie di 9 anni più 9 a titolo gratuito. Tale spostamento quindi non ridurrà certo la presenza turistica come falsamente riportato, presenza turistica che invece, dati alla mano, stiamo incrementando. Il turismo non si fa con gli uffici pubblici ma incrementando attività che permettano al turista di fermarsi in un luogo e goderne del suo fascino, cosa che nell’ultimo ventennio nessuno si è mai preoccupato di incentivare.

C’è qualcosa per cui è particolarmente amareggiato?

Due nodi importanti affliggono questa amministrazione, e sono la C4 a Cantagrillo, che speriamo continui ad andare avanti anche se a lenti passi, e Piazza Sorghi a Masotti. Per questa, sono tre anni che combattiamo fra avvocati, magistratura e Arpat. Stiamo cercando di risolvere la questione che ci siamo trovati come una “patata bollente” nel 2017, che di certo causa disagi ai cittadini e alle attività produttive. Forse un barlume di speranza di vedere quella piazza pulita è arrivato: ci sono, speriamo, gli ultimi contrasti tra Arpat e Sirtam dopo l’ultimo campionamento avvenuto circa 40 giorni fa, e sembra che il sito ancora non sia stato ripulito a dovere. Arpat non vuol dare l’ok per dichiarare la fine della bonifica e quindi la fine dei lavori. Come amministrazione abbiamo provato a dare suggerimenti per abbreviare i tempi: li stanno valutando. Speriamo vengano accolti per così porre fine anche a questo annoso problema, basti pensare che doveva anche questo essere risolto dalla precedete amministrazione nel 2015.

Quali impegni si prende per il prossimo anno e mezzo di mandato?

Continuare a lavorare a testa bassa per il bene dei cittadini, incuranti delle polemiche inutili, come del resto abbiamo sempre fatto ad esempio per la falda inquinata da cloruro di vinile in via del Redolone a Cantagrillo, anche quella a conoscenza da parte dell’Amministrazione Comunale fin dal 2014 e come di consueto non affrontata.

 

Elia Gargini

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