E’ nato lo “Spazio Zero”, un nuovo luogo espositivo dedicato alla alla promozione delle arti contemporanee e alla ricerca estetica. L’idea di creare questo spazio è stata di Edi Pagliai e Luigi Petracchi: un luogo in cui l’Arte possa manifestarsi nelle sue innumerevoli forme, portando nel territorio di Serravalle Pistoiese una novità culturale capace di propagarsi nella Provincia e risuonare fino a livello nazionale. “Spazio Zero”, infatti, avrà la sua sede in via Forra di Castelnuovo a Casalguidi e l’apertura ufficiale dello spazio è avvenuta con l’inaugurazione della mostra “Harmonia Mundi” patrocinata dal Comune di Serravalle Pistoiese.
La mostra in tal senso si pone in continuità con i primi dibattiti e chiude il cerchio delle conferenze svoltesi all’interno di Conflitti e Armonie concretizzando le prospettive emerse: Harmonia Mundi come sintesi e accordo degli opposti che si attraggono e si respingono producendo Progresso e germinazioni di idee infinite; Harmonia Mundi come superamento dei limiti e distruzioni delle catene che tengono l’Uomo ancorato a una realtà statica; Harmonia Mundi come dialettica e dinamismo nell’ampio spettro del possibile e delle infinite sfaccettature delle Arti contemporanee e della Cultura contemporanea.
“Spazio Zero – arte contemporanea” partirà dal Conflitto per raggiungere l’Harmonia e incastonarsi nei territori di Serravalle Pistoiese come un luogo di slancio culturale e vitale, mantenendo attiva la collettività anche attraverso lo streaming degli eventi e la digitalizzazione dei contenuti. Un luogo fertile di sviluppo, di promozione e di valorizzazione; un luogo in cui convogliare il meglio del nostro presente.
“Nella primavera dello scorso anno – afferma l’assessore alla cultura, Ilaria Gargini – nelle Sale Affrescate del Comune di Pistoia ho avuto il piacere di vedere la mostra “Conflitti e armonie” e ne sono rimasta colpita tanto che quando Edi Pagliai e Luigi Petracchi mi hanno mostrato l’ambiente in via di Forra e Castelnuovo dove hanno creato questo meraviglioso spazio espositivo subito ne sono rimasta entusiasta. E non perché sia un’esperta di arte, tutt’altro, ma perché le opere di Luigi Petracchi mi hanno colpito per il loro essere enigmatiche, misteriose antiche e moderne allo stesso tempo, bianche, nere, ma anche colorate. Nelle sue opere si racchiude il fascino dell’antico, le risposte antiche e necessarie alla società moderna . Grazie a Edi Pagliai e Luigi Petracchi sono riuscita a vedere oltre e ad immaginare tutto ciò che quel bellissimo spazio potrà ospitare. Voglio quindi ringraziare entrambi per la loro volontà di aprirsi al territorio, certa che in quei luoghi potranno emergere realtà meravigliose”.
Maurizio Innocenti